Colgate lancia il primo dentifricio vegano e riciclabile al mondo

Un tubo di polietilene ad alta densità, la stessa plastica utilizzata per i contenitori del latte, combinati in diversi gradi e spessori in modo da essere comprimibile, è il “segreto” del primo dentifricio vegano al mondo, prodotto da Colgate: fino ad ora, i tubetti di dentifricio erano considerati tra i materiali più difficili da riciclare perché realizzati con una combinazione di plastica e alluminio. Inoltre, la pasta contiene glicerina a base di prodotti sintetici o verdure (e non, come di solito, prodotta con grasso animale), qualità che ha permesso la certificazione da parte della Vegan Society. “​Smile for good” è lo slogan e il nome utilizzato da Colgate per lanciare il primo dentifricio vegano e riciclabile al mondo. Due diversi prodotti saranno presto in vendita nei supermercati di tutta Europa, in Italia il prezzo sarà di 3,29 euro a tubetto, più caro della media ma non troppo.

Cosa fare quando le tubature e i contatori dell’acqua sono congelati

Le basse temperature e il gelo notturnopossono danneggiare le tubature dell’acqua e i contatori, anche in ambiente domestico. Ma basta adottare pochi e semplici provvedimenti affinché il gelo non provochi danni.

Per proteggere il contatore dal gelo si consiglia di utilizzare materiali isolanti con cui avvolgerlo, i più adatti sono il polistirolo e il poliuretano espanso. Assolutamente sconsigliato l’utilizzo di giornali o panni in stoffa: in caso di assorbimento di acqua e umidità, non farebbero altro che peggiorare la situazione. Il problema si risolve con un contatore coibentato.

Anche le tubature, ovviamente, vanno protette dal freddo. Difficile che il gelo le intacchi se la casa è abitata e l’acqua continuamente utilizzata. Ma in caso di gelo fuori misura, oppure di un allontanamento di qualche giorno, il consiglio è quello di aprire un filo d’acqua corrente, così che l’acqua in continuo movimento eviti la formazione di ghiaccio.

Prevenire è meglio che curare, ma in caso di gelata eccezionale potrebbe non bastare. Se aprendo il rubinetto non notiamo arrivare acqua ci possono essere due spiegazioni. Se un tubo si è rotto a causa del gelo e l’acqua sta fuoriuscendo prima di arrivare al rubinetto, bisogna immediatamente chiudere la valvola generale e chiamare un idraulico.

Se invece l’acqua è gelata all’interno dei tubi e costituisce un tappo alla circolazione all’interno dell’impianto idrico, è necessario scaldare la parte esterna (contatore e tubazioni) utilizzando un getto d’aria calda, ad esempio con un phon: serve un po’ di tempo, ma si evitano shock termici che potrebbero danneggiare i tubi stessi. L’alternativa è bagnare con acqua bollente il tratto gracchiato del tubo, magari dopo averlo avvolto con stracci. Non è mai prudente utilizzare fiamme libere per lo scongelamento, piuttosto si trovano in commercio dei cavi scaldanti, di solito usati dai professionisti: si tratta di una resistenza elettrica ricoperta da una guaina di plastica che va avvolta a spirale intorno al tubo e successivamente collegata alla rete elettrica. Il vantaggio dei cavi scaldanti consiste nel fatto che possono esse applicati anche a tubature in materiale plastico e non solo metallico.

Goditi un soggiorno da sogno nella natura nascosto in un “tubo”

Ebbene sì, esiste il Tubohotel. In Messico, nel giardino di Tepotzotlán, a mezz’ora di distanza dalla capitale Città del Messico, c’è un hotel immerso nella natura, dove si dorme in tubi di cemento impilati in piramidi.

Il Tubohotel ha 20 camere, ognuna delle quali misura 2,44 m di larghezza per 3,5 m di lunghezza. Ogni stanza, cioè ogni tubo, può ospitare due persone e dispone di un grande letto che occupa quasi l’intera suite; non c’è spazio però per i bagni interni, ma gli ospiti hanno accesso a due servizi comuni.

Cina: ancora dazi sui tubi da Ue e USA

La Cina ha deciso di aumentare i dazi antidumping su alcune tipologie di tubi senza saldatura in acciaio legato per alte temperature e pressioni provenienti da USA e Ue. I dazi del 13-14,1 per cento che erano entrati in vigore nel 2014 sono stati estesi e aumentati in maniera esponenziale, accogliendo la richiesta dei produttori locali. «L’aliquota antidumping applicabile- si legge nel documento governativo – è compresa tra il 57,9% e il 147,8%».

Quanto ai tubi provenienti dall’Ue, il dazio è del 60,8%, anche per l’italiana IBF spa, espressamente citata nel provvedimento e parte del gruppo Tubacex. Per Vallourec Germania e Francia, la misura si fermerà al 57,9%. A tre cifre, invece, il dazio che da oggi sarà imposto all’import di questa tipologia di tubi dagli Stati Uniti: sarà del 147,8% e del 101% per la Wyman-Gordon Forgings.

Noise logger, registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite

In Danimarca i due maggiori fornitori di acqua del paese, Hofor e Novafos, stanno trasformando parti delle loro reti di distribuzione idrica con dei noise logger, dei registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite ed evitare allagamenti.
Ma come funzionano? I noise logger sono apparecchi compatti di dimensioni ridotte composti da un accelerometro sensibile alle frequenze sonore che si propagano in una condotta idrica, da una unità di acquisizione e registrazione dati, da un sistema radio ricetrasmittente per lo scambio dei dati con una unità centrale separata, dalla parte elettronica che ne gestisce il funzionamento automatico, e da una batteria per l’alimentazione.
L’acqua che fuoriesce da una condotta in pressione genera un rumore che si propaga lungo la rete idrica: i noise logger sono in grado di registrare tali rumori e di analizzarli distinguendoli da altri rumori di fondo che si propagano nelle condotte. In questa maniera è possibile stabilire se nelle vicinanze vi è una perdita, in base a una valutazione effettuata automaticamente dal software interno.
I noise logger sono impiegati per analizzare le reti sulle quali si intende controllare le perdite idriche, in modo occasionale per un controllo o anche permanente se si intende mantenere la rete sotto costante monitoraggio. Operativamente si collegano i noise logger a poche centinaia di metri l’uno dall’altro lungo la rete idrica che si vuole analizzare, tramite una calamita che li fa aderire alla condotta; l’apparecchio registra per un tempo predefinito, preferibilmente di notte, le frequenze sonore presenti in rete, definendo tramite l’algoritmo interno la presenza o meno di perdite nelle vicinanze. Tramite una unità esterna di acquisizione dati vengono scaricati gli esiti dell’ascolto di ciascuna unità, i risultati così acquisiti permettono di intervenire in modo puntuale dove ci sono le perdite e si evitare allagamenti.