Autore: Marta Varone

Speciale Euroblech – EFD INDUCTION

Il riscaldamento ad induzione per applicazioni industriali

EFD Induction ha installato migliaia di impianti di trattamento termico utilizzati per un’ampia gamma di applicazioni industriali, portando i vantaggi della tecnologia ad induzione alle principali aziende manifatturiere e di servizi del mondo. Le attrezzature EFD Induction sono utilizzate per il trattamento termico di innumerevoli componenti, dagli alberi a gomito alle astronavi. Tali trattamenti termici vengono principalmente utilizzati nelle seguenti applicazioni:
• Tempra ed indurimento superficiale
• Brasatura
• Saldatura
• Ricottura
• Normalizzazione cordone di saldatura
• Pre- e post-riscaldamento
• Incollaggio
• Raddrizzamento
• Forgiatura
• Fusione
• Produzione di plasma
EFD Induction offre una gamma completa di attrezzature:
Sinac: una vasta gamma di generatori di riscaldo universali; adatta a
numerose applicazioni
Weldac: una gamma di saldatrici a stato solido ad alta potenza
Minac: una selezione di generatori mobili, compatti e versatili (disponibile
anche nella versione Twin a doppia uscita)
HeatLine: una gamma di sistemi verticali e orizzontali per la forgiatura e di
forni ad induzione per la fusione
HardLine: una selezione estremamente ampia di soluzioni per l’indurimento superficiale di particolari metallici.

Speciale Euroblech – FEIN

FEIN introduce sul mercato due nuove smerigliatrici angolari a batteria e tre smerigliatrici diritte a batteria
indicate per l’impiego ovunque sia richiesta mobilità e potenza elevata.

Le smerigliatrici angolari a batteria FEIN sono concepite per eseguire efficaci lavori di taglio, levigatura e sbavatura durante le operazioni di montaggio. Sia le smerigliatrici angolari a batteria che le smerigliatrici diritte a batteria sono corredate di un nuovo motore PowerDrive FEIN brushless resistente alla polvere, dotato di una tecnologia innovativa e dispongono della regolazione elettronica in continuo del numero dei giri. FEIN ha dato grande importanza alla sicurezza per l’operatore: tutti i modelli sono dotati di un dispositivo di avviamento soft, che assicura un avviamento omogeneo e sicuro dell’utensile. Tutti i modelli sono inoltre dotati di un dispositivo di blocco che impedisce la riaccensione involontaria dell’utensile, e della funzione di arresto rapido che arresta il disco abrasivo in pochi secondi
dallo spegnimento della macchina.

 

Vieni a trovarci al Padiglione 15 – Stand E92

Speciale EuroBLECH – Faspar

In EuroBLECH 2018, Faspar lancerà il suo robot per la configurazione automatica degli utensili di taglio per linee slitter.

FASPAR sta investendo intensamente in R&D in un robot cartesiano a 5 assi per la configurazione automatizzata degli utensili di taglio sulle linee slitter, con una presa a pinza magnetica brevettata, con lettore automatico bordo di controllo per la verifica del filo di taglio e rotture, integrato con una lavatrice automatica (sia da ultrasuoni che a sapone). Sempre più clienti, in particolare i centri di servizio, sono interessati a
questo nuovo prodotto innovativo. Dal 1966, FASPAR S.p.A. è un importante e rinomata azienda Italiana per
la progettazione e produzione di linee complete di lavorazione coil. Gamma produttiva: robot per setup automatico degli utensili, linee slitter, packing, di raddrizzatura e spianatura e taglio-in lunghezza, di finitura
superficiale (spazzolatura, lucidatura, verniciatura), di alimentazione presse e punzonatura, di tensospianatura, di processo (sgrassaggio, verniciatura), di goffratura.

Tenaris inaugura il nuovo TRT2, l’impianto di trattamento termico costato 30 milioni

L’azienda bergamasca TenarisDalmin ha inaugurato, lunedì 3 settembre, il nuovo TRT2, l’impianto di trattamento termico (ovvero che migliora le caratteristiche meccaniche) dei tubi di medio e grande diametro.

Un investimento di quasi 30 milioni di dollari, realizzato in 12 mesi di lavoro, che permette a TenarisDalmine di trattare una maggiore quantità di tubi, con diametri fino a 711 mm di diametro e 40 mm di spessore, e di migliorarne la qualità, grazie ai nuovi impianti di sabbiatura, molatura e nastratura. Il nuovo impianto TRT2, come riporta il sito www.bergamonews.it, riduce nel contempo i consumi energetici e assicura la sicurezza delle condizioni di lavoro.

Con l’acquisizione di Novero, Marcegaglia punta alle 100mila tonnellate

A seguito dell’acquisizione di Novero da parte del gruppo Marcegaglia abbiamo intervistatoRoberto Ferrari, chief operations officer di Marcegaglia Carbon Steel tube division e Presidente di Marcegaglia-Novero SpA.

Marcegaglia è azienda leader nel mondo dell’acciaio: in che modo l’acquisizione di Novero ne rafforza la posizione e quale opportunità di sviluppo genera la nuova grande capacità produttiva nel settore dei tubi trafilati? Si tratta di un’operazione finalizzata all’aumento della capacità produttiva del gruppo, e di Marcegaglia Carbon Steel nello specifico, nell’ambito della produzione dei tubi trafilati: all’interno del network Marcegaglia i tubi trafilati sono lavorati nello stabilimento di Boltiere, che realizza delle performance produttive molto alte (solo nel 2017 ha registrato un livello di produzione pari a sei volte l’output di Novero). Partendo da questi risultati si è sentita l’esigenza di ampliare la capacità produttiva e il gruppo ha optato per la scelta di acquisire Novero SpA. Il nostro obiettivo è quello di arrivare a produrre 100mila tonnellate di tubi trafilati a freddo in Italia. Inoltre, come è emerso durante la due diligence, l’operazione assume un valore strategico importante in quanto Novero è già cliente di Marcegaglia Casalmaggiore, che produce i tubi sbozzati che alimentano sia l’unità produttiva di Boltiere, sia di Novero. Pertanto, questa acquisizione rappresenta anche una scelta positiva in termini di verticalizzazione produttiva che, grazie all’aumento di produzione programmata di Novero, permette una riduzione dei costi di Marcegaglia Casalmaggiore.

Novero ha base a Rivoli (TO): quali sono le ricadute di tale acquisizione per il territorio piemontese? Marcegaglia ha anche uno stabilimento a Dusino San Michele: che ruolo gioca il Piemonte nelle strategie produttive dell’azienda? Le acquisizioni che hanno contribuito a triplicare la produzione dello stabilimento di Dusino San Michele hanno a loro volta determinato un aumento del numero dei collaboratori. Su questa base, anche l’operazione Marcegaglia-Novero potrebbe generare un aumento della forza lavoro. Riteniamo che la produzione in Piemonte sia importante per la localizzazione, anche se entrambe le aziende sono rivolte fortemente all’esportazione.

Il mondo dell’acciaio si sta preparando ad affrontare nuove sfide, prima fra tutti quella dei dazi: quali sono gli scenari possibili secondo lei? In più occasioni il nostro gruppo si è espresso in senso contrario rispetto alle posizioni protezionistiche che con l’imposizione di dazi su alluminio e acciaio favoriscono i produttori, oltre a rischiare di danneggiare pesantemente l’occupazione nel nostro Paese. Da parte nostra, in quanto “trasformatori” – lavoriamo annualmente oltre cinque milioni di tonnellate di acciaio – abbiamo chiesto in Federacciai di utilizzare la clausola di salvaguardia, applicando una «quota globale» all’import di coils a caldo in Europa in compensazione di quello diretto negli Stati Uniti, mentre in Eurofer si opta per una quota «per Paese», che penalizzerebbe i trasformatori come noi, alzando i prezzi per l’industria della trasformazione. Questo è il motivo che ha generato il nostro dissenso verso la linea che si è imposta in Federacciai, favorevole all’introduzione di quote per l’importazione di acciaio diverse da Paese a Paese sulla base del livello dell’importazione media negli ultimi tre anni, visto che parte della produzione bloccata dai dazi americani (circa il 25%) si riverserà in Europa. Marcegaglia è in linea di principio contraria ai dazi, in particolare se praticati per favorire i produttori. Non bisogna perdere di vista il fatto che l’Italia è deficitaria sulla bilancia produzione-trasformazione, nel senso che produce molto meno acciaio di quello che trasforma, con canali di acquisto extraeuropei attivi da anni. Di norma il protezionismo porta a una maggiore inflazione e, quindi, a un danno per il consumatore.

A seguito dell’acquisizione è stata annunciata una maggiore produzione di tubi trafilati, per un giro di affari superiore ai 40 milioni di euro. Perché i tubi trafilati svolgono un ruolo così importante nel settore dell’acciaio e del tubo? Il tubo trafilato, da tubo saldato ERW, sta registrando tassi di crescita interessanti in quanto è incrementata la domanda di questo prodotto da parte del settore automotive, della cilindristica e di molti altri. Inoltre, grazie alle innovazioni di processo, oggi si possono realizzare forme di tubo trafilato molto particolari e differenti dal tradizionale tubo tondo, che rispondono al meglio alle richieste del mercato.