Armi clandestine “fatte in casa” con dei tubi: due arresti

La cronaca riporta ben due casi di arresti dovuti alla produzione e al possesso di armi clandestine “fatte in casa” con dei tubi.
I Carabinieri di Gela, in Sicilia, hanno arrestato due persone per aver rinvenuto, nascosti nella loro proprietà, alcuni tubi che singolarmente sembrano semplici pezzi metallici, ma che, una volta assemblabili, risultano armi da fuoco di rapido impiego e facile occultamento. Al termine delle operazioni sono stati posti sotto sequestro un’arma completa calibro 36 con altri tubi adattabili di diverso calibro, numerosi tubi metallici delle stesse fattezze per la fabbricazione di ulteriori armi, nonché una sessantina di cartucce di vario calibro.
Un’operazione della Polizia di Stato di Avola ha invece portato all’arresto di un uomo, intercettato su un’auto rubata, in possesso di un’arma da sparo artigianale, composta da più parti smontate: un castello costituito da un tubo cilindrico da mezzo pollice con percussore, con una parte filettata su cui potevano essere avvitati ad uso canna un pezzo di ferro di cm 25 o un altro lungo più di mezzo metro. A casa del soggetto arrestato, oltre a varie munizioni, c’era un piccolo laboratorio artigianale per l’assemblaggio di armi “fai da te”. Dulcis in fundo, la Polizia ha sequestrato anche un ombrello modificato per renderlo simile a una canna da fucile