Noise logger, registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite

In Danimarca i due maggiori fornitori di acqua del paese, Hofor e Novafos, stanno trasformando parti delle loro reti di distribuzione idrica con dei noise logger, dei registratori di rumore che “ascoltano” i tubi per capire dove ci sono perdite ed evitare allagamenti.
Ma come funzionano? I noise logger sono apparecchi compatti di dimensioni ridotte composti da un accelerometro sensibile alle frequenze sonore che si propagano in una condotta idrica, da una unità di acquisizione e registrazione dati, da un sistema radio ricetrasmittente per lo scambio dei dati con una unità centrale separata, dalla parte elettronica che ne gestisce il funzionamento automatico, e da una batteria per l’alimentazione.
L’acqua che fuoriesce da una condotta in pressione genera un rumore che si propaga lungo la rete idrica: i noise logger sono in grado di registrare tali rumori e di analizzarli distinguendoli da altri rumori di fondo che si propagano nelle condotte. In questa maniera è possibile stabilire se nelle vicinanze vi è una perdita, in base a una valutazione effettuata automaticamente dal software interno.
I noise logger sono impiegati per analizzare le reti sulle quali si intende controllare le perdite idriche, in modo occasionale per un controllo o anche permanente se si intende mantenere la rete sotto costante monitoraggio. Operativamente si collegano i noise logger a poche centinaia di metri l’uno dall’altro lungo la rete idrica che si vuole analizzare, tramite una calamita che li fa aderire alla condotta; l’apparecchio registra per un tempo predefinito, preferibilmente di notte, le frequenze sonore presenti in rete, definendo tramite l’algoritmo interno la presenza o meno di perdite nelle vicinanze. Tramite una unità esterna di acquisizione dati vengono scaricati gli esiti dell’ascolto di ciascuna unità, i risultati così acquisiti permettono di intervenire in modo puntuale dove ci sono le perdite e si evitare allagamenti.

Nuovo stadio dell’Atalanta, i tubi sono made in Dalmine

L’Atalanta è una società di calcio all’avanguardia non solo sul campo, ma anche nelle strutture: già dalla prossima stagione la squadra bergamasca giocherà nel nuovo stadio di proprietà, i lavori per la sua realizzazioni sono già iniziati.
Tra i partner principali c’è la multinazionale Tenaris, con sede proprio a Bergamo, che produrrà nello stabilimento di Dalmine i tubi per la struttura di supporto delle coperture delle curve e della tribuna.
L’azienda ha concluso in tempi record la produzione di 700 tonnellate di tubi senza saldatura per la curva Pisani, che verranno impiegati nella realizzazione della struttura di supporto delle coperture; successivamente Tenaris lavorerà alla riqualificazione della curva Morosini.

Tubi urbani e street art

Si chiamano Exitenter, Ache77, Nian, sono solo alcuni dei moltissimi artisti di strada – più o meno bravi e più o meno famosi – che abbelliscono i muri delle città con i loro disegni, sulla scia di un mito come Bansky. Scegliendo solitamente angoli desolati e decadenti, spesso i tubi rientrano nelle loro opere: su un tubo si aggrappa una volpe, da un tubo nasce un fiore, un tubo fa da cornice a un ritratto…

Armi clandestine “fatte in casa” con dei tubi: due arresti

La cronaca riporta ben due casi di arresti dovuti alla produzione e al possesso di armi clandestine “fatte in casa” con dei tubi.
I Carabinieri di Gela, in Sicilia, hanno arrestato due persone per aver rinvenuto, nascosti nella loro proprietà, alcuni tubi che singolarmente sembrano semplici pezzi metallici, ma che, una volta assemblabili, risultano armi da fuoco di rapido impiego e facile occultamento. Al termine delle operazioni sono stati posti sotto sequestro un’arma completa calibro 36 con altri tubi adattabili di diverso calibro, numerosi tubi metallici delle stesse fattezze per la fabbricazione di ulteriori armi, nonché una sessantina di cartucce di vario calibro.
Un’operazione della Polizia di Stato di Avola ha invece portato all’arresto di un uomo, intercettato su un’auto rubata, in possesso di un’arma da sparo artigianale, composta da più parti smontate: un castello costituito da un tubo cilindrico da mezzo pollice con percussore, con una parte filettata su cui potevano essere avvitati ad uso canna un pezzo di ferro di cm 25 o un altro lungo più di mezzo metro. A casa del soggetto arrestato, oltre a varie munizioni, c’era un piccolo laboratorio artigianale per l’assemblaggio di armi “fai da te”. Dulcis in fundo, la Polizia ha sequestrato anche un ombrello modificato per renderlo simile a una canna da fucile

Internazionali d’Italia di Tennis: partita di Sonego a rischio per un tubo rotto

Un tubo rotto ha rischiato di far saltare la partita tra il torinese Lorenzo Sonego (67° Atp) e il russo Karen Khachanov (13° Atp) degli Internazionali al Foro Italico. La rottura improvvisa di un tubo utilizzato per innaffiare il campo ha allagato, nel giro di pochi minuti, una piccola parte del campo della Grand Stand Arena. Per fortuna l’intervento tempestivo degli addetti ha interrotto il flusso di acqua e asciugato la fanghiglia spargendo un po’ di terra rossa. Il match ha avuto regolare svolgimento e alla fine ha vinto Khachanov.